lunedì 29 novembre 2010

Quella tensione tra corpo, mente e spirito, sospesa tra orientalismo e transavanguardia

Con un gioioso aperitivo ayurvedico nei locali del Bibliothè, al quale siete tutti invitati, si conclude venerdì 3 dicembre, alle ore 19.30, la mostra "Attrattismo" di Enzo Barchi. Le tele (ma è esposta anche una scultura, che si può vedere qui tra le immagini) hanno fatto scrivere a Francesca Pietracci nelle note di sala:
 
“Nello spazio intermedio che si colloca tra Transavanguardia e Orientalismo, Enzo Barchi si è costruito un suo stile e una sua forte poetica. Eleganti, spirituali e dialettiche, le sue opere evocano un percorso di conoscenza e di semplicità, una via della saggezza e nella pace che i suoi uomini e le sue donne praticano con naturalezza e positività. Il corpo umano sembra rappresentare costantemente il centro della sua attenzione: un corpo in grado di oltrepassare il dolore, le negatività che la vita costringe ad attraversare. L'energia che parte dai chacra ridefinisce un'anatomia ideale verso la quale tendere, una sorta di liberazione dalle contrazioni e dalla paura, una tensione costante verso l'unificazione tra corpo, mente e spirito. La sua tavolozza è ricca di toni e di sfumature, ripercorrendo la fascinazione della pittura rinascimentale, l'insegnamento della natura nella sua ricchezza e nella sua generosità. Così come, di tanto in tanto, appaiono figure intermedie che collegano i mondi animale, umano, divino. Una pluralità di esseri che sovrintendono la vita nel pianeta e diffondono i loro influssi.
Da qui nasce il titolo "Attrattismo" che evoca l'azione di catturare la com-passione, la partecipazione, l'amore, l'intelligenza di esseri umani da parte di entità spirituali. Il suo lavoro si presenta, dunque, come un viaggio verso la conoscenza, attraverso i suoi molteplici livelli, un movimento perenne verso la scoperta delle proprie potenzialità.
FRANCESCA PIETRACCI
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Il manifesto poetico che ha ispirato la serie esposta ce lo illustra lo stesso autore:
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"Contemplare la natura materiale - le forme "tutte curve" riflesso ed imitazione imperfetta della Realtà - ovvero ciò che non è = "astrattismo".
Contemplare la natura spirituale, le Forme "triplici curve" eterne, incorruttibili e perfette della Realtà, ovvero del Bello in sé = attrattismo."
Attrattismo" è la conoscenza matematica con la quale l'anima già coglie le forme eterne nel sensibile. La natura sensibile partecipe delle essenze ideali, accoglie in sé, limitandole con la materialità, le Forme eterne, immobili e trascendenti. La Forma che attrae è espressa nelle opere "Triply Flexed Stance - Posa Triplicamente Curva" le quali, per quanto poco partecipi alla perfezione ideale, contribuiscono a facilitare il ricordo delle Forme essenziali, a rendere più acuta la nostalgia di amore e conoscenza. "La conoscenza non è scoperta ma rievocazione" dice Platone; nell'opera scultorea "from matter to spirit", l'anima che ha contemplato la Forma "Tribhanga - Triple bending"- che non è un' elucubrazione mentale ma è forma trascendentale, visibile con l'occhio dell'anima nello stato di trance - ne ha acquistata conoscenza per immediata via intuitiva. Jaya Srì Krishna"
ENZO BARCHI
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IMMAGINI. "Attrattismo", due opere esposte da Enzo Barchi al Bibliothè, fino al 4 dicembre.