sabato 31 ottobre 2009

Film. Come l’India è diventata in vent’anni la più grande democrazia del mondo

India moderna: Bangalore
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Si tiene in questi giorni a Roma il festival cinematografico Asiatica Film Mediale, la decima edizione degli Incontri con il Cinema Asiatico (30 ottobre-7 novembre).
Tra i più interessanti documentari in concorso, senza dubbio va citata l’inchiesta sociologica "In For Motion", che ripercorre le tappe drammatiche e le contraddizioni stridenti del tumultuoso sviluppo dell’India negli ultimi decenni, un enorme Paese che è passato - per usare un'espressione occidentale - dal Medioevo all'industrializzazione avanzata, saltando l'intero periodo intermedio.
Il film, scritto e diretto dall’indiano Anirban Datta (durata: 59 min.), sarà proiettata martedi 3 novembre alle 21h nella saletta del Bibliothè (ingresso libero).
"In for motion" è un saggio visivo sui drammatici cambiamenti a cui ha assistito la più grande democrazia del mondo negli ultimi venti anni", riporta la scheda di presentazione del festival.
"La liberalizzazione economica, la rivoluzione informatica e quella tecnologica si sono verificate simultaneamente in un paese che non ha mai conosciuto una reale rivoluzione industriale. Le città si sono ingigantite, i beni di consumo sono cambiati. I cittadini si sono resi conto del loro potere di consumatori, l'unità democratica ha assunto una nuova identità. Oggi la popolazione, grazie all'istruzione e alla crescita professionale, sembra essere divenuta il più grande contribuente dell'industria informatica.
"Il film è il viaggio del regista attraverso le strade dello sviluppo, passando per le radici culturali multietniche e delineneando le alterazioni di ciò che è al di là dell’ informazione.
Ma chi è il regista Anirban Datta?
Datta è nato a Calcutta nel 1975. Si è laureato nel 2006 nel dipartimento di regia e sceneggiatura del Satyajit Ray Film & TV Institute, e inizia la sua carriera come sceneggiatore.
La pellicola "In for Motion" ha ricevuto diversi riconoscimenti. Il prestigioso premio del Jan Vrijman Fund, ed ha avuto la sua prima mondiale all’IDFA (Indian Documentary Producers Association) nel 2008. Qui ha vinto il Silver Award per il miglior documentario nel settore First Appearance & East Side Stories. E’ poi stata premiata con la menzione speciale della giuria del festival di Mumbay, ed ha avuto numerosi altri riconoscimenti in festival cinematografici internazionali.
Altri film di Anirban Datta vincitori o inclusi in competizioni sono stati: Chronicle of an Amnesiac (29 min doc, DVC, 2007),Tetris (30 min short fiction, 35 mm Color, 2006) che ha fatto parte della Selezione ufficiale del festival di Cannes nel 2006; e Here is my Nocturnal (29 min doc DVC, 2004).
Arriederci a martdi sera al Bibliothè, e buona visione!

venerdì 30 ottobre 2009

Delizie dei menu d’autunno, dai fagottini di cavolfiore alle crêpes di saraceno

Le crespelle di grano saraceno farcite di verdure sono una delle delizie della cucina del Bibliothè. E tutti i frequentatori sono accolti dallo squisito e raro zenzero candito.
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Bibliothè
Vegetarian Ayurvedic Tea room & Restaurant
(Prenotazione: tel. 06.6781427 - 389.1914662)
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MENU DEL GIORNO
Servito in più portate: euro 13
Servito in una portata (“piatto unico”): euro 10
Aggiunta di croquettes di proteine di soia: euro 2
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LUNEDI
Masala Matar Dal - Soupe aromatica di mela verde, piselli e cocco
Badaam Sabji-Ki Pulao - Riso basmati alle mandorle con verdure. Accompagnato da chutney (crema di ortaggi)
Gajar Kaju Kachamber - Insalata di anacardi e carote, con olio di mostarda e salsa di yogurt
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MARTEDI
Curry Matar Dal - Soupe di verdure al curry, con crema di yogurt al pistacchio e menta
Gobhi Pulao - Riso basmati con cavolfiore marinato allo zenzero. Accompagnato da chutney (crema di ortaggi)
Mooli Nariyal Kachamber - Insalata di daikon, cocco e carote, in vinaigrette aromatica
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MERCOLEDI
Moongfalli Shorba - Soupe di verdure alle arachidi, con crostini di okra
Kaju Aloo Pulao - Riso basmati con anacardi e tuberi. Accompagnato da chutney (crema di yogurt o ortaggi)
Kacha Mbar - Insalata di verza, pere e mandorle, in vinaigrette
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GIOVEDI
Mung Dal Tarkari - Zuppa cremosa di legumi mung, con verdure di stagione
Palak Panir Pulao - Riso basmati con spinaci e formaggio cotto. Accompagnato da chutney (crema di ortaggi)
Kachamber - Insalata di banane e melagrana
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VENERDI
Toovar Kaddu Dal - Soupe dorée di legumi indiani “toovar dhal”, con zucca
Masala Dosa - Crespelle di saraceno alle verdure. Accompagnate da chutney (crema di ortaggi o yogurt)
Kachamber - Lattughina al taglio con avocado, arancia e ravanelli, in vinaigrette
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SABATO
Paparh Karhi - Zuppa cremosa di ceci e yogurt, con Paparh o cialde di soia
Uppma - Bulgur di frumento alle mandorle e vegetali misti. Accompagnato da chutney (crema di ortaggi)
Kachamber - Lattughina al taglio con melograno e pinoli, in vinaigrette
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MENU ALLA CARTA
Soupe del giorno
(con servizio di speciale pane integrale biologico), euro 6.50
Piatti di riso del giorno (serviti con chutney), euro 6.50
Riso pilaf basmati bianco (condimento a piacere con burro ghee o olio), euro 5.00
Bada, croquettes di proteine di soia con salsa rossa aromatica, o salsa di yogurt, noci, spezie ed erbe, euro 6.50
Samosa, fagottini di verdure aromatiche, accompagnati da chutney (crema di ortaggi), euro 8.00
Dosa, crespelle di saraceno con verdure di stagione, servite con zuppa e chutney. Pietanza senza glutine, euro12.00
Quiche vegetariana. Torta rustica di legumi e vegetali. Servita con zuppa mista o crudité, euro10.00
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I DOLCI ANGLO-INDIANI DI TRINA
Apple, peach or plumb crumble, euro 5.00
Pies and tarts, euro 5.00
Orange spice bar, euro 5.00
Coconut bar, euro 5.00
Fruit or spice cakes, euro 4.00
Brownies, euro 4.00
Energy bar, euro 4.00
Banana bread, euro 4.00
Muffins, euro 4.00
Indian sweets, euro 3.00
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I FAMOSI TE'
Teiera piccola € 3.00. Teiera media € 6.00. Teiera grande (da 5 tazze) € 9.00
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Ayurvedic tea (con aromi indiani)
Sweet Chai ayurvedico al latte
Yogi tea ayurvedico
Herbal tea, miscela di frutti e spezie
Tulsi tea, con Ocymum sanctum
Ginger tea, con zenzero e limone
Tè bancha (o "dei tre anni")
Green tea (tè verde)
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SUCCHI DI FRUTTA E BEVANDE
Lassi, bevanda tradizionale indiana allo yogurt, con cardamomo o frutta, euro 5.00
Panchamrita, nettare di mela, con zenzero e menta, euro 5.00
Panchamrita, nettare di arancia e limone allo zenzero, euro 5.00
Acqua minerale (in bottiglia di vetro) 1 litro euro 2.00, mezzo litro euro 1.00
Mosto d’uva (biologico) 75 cl, euro 7.00
Succo di mela (biologico) 1 litro, euro 7.00
Succo d’uva (biologico) 75 cl, euro 7.00
Birra analcolica 33 cl, euro 2.00
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mercoledì 28 ottobre 2009

I mandala, segrete "mappe" del Mondo, i tanka, e il profugo tibetano Choi

Il disegno rituale e la pittura simbolica hanno un significato profondo sia nel Buddhismo, sia nell'Induismo. Il tanka (anche tangka o t'aenghwa, a seconda delle translitterazioni) è un dipinto devozionale buddista tipico dei Tibetani nel Tibet, ma è realizzato anche in Mongolia, a Pechino ed altrove in Cina, e da non Tibetani. Si tratta di immagini votive, grandi o piccole, molto simili alle nostre, per esempio alle grandi tele o agli affreschi che dall’Alto Medioevo ai giorni nostri stanno di regola dietro gli altari o lungo le navate delle chiese cattoliche. Si vedano come esempi i t'aenghwa dell’antica tradiziione buddista nell’attuale Corea (un tempo impero cinese) inseriti nel saggio illustrato di Henrik H. Sorensen.
Il mandala è invece un grafismo simmetrico. Veramente è anche un termine simbolico associato alla cultura Veda ed in particolar modo alla raccolta di inni o libri chiamata Rig Veda. Ma "mandala" nella sua accezione più nota (lett.: cerchio, secondo alcuni) è oggi conosciuto in tutto il mondo in un altro suo significato, quello appunto del grafismo complesso, un disegno per lo più simmetrico e a pianta circolare - sulla carta mediante colori e linee, ma anche sulla sabbia - costruito elaborando e comprendendo numerosissimi grafismi minori, tra cui diverse, minute figure geometriche, come triangoli, cerchi e quadrati.
E chiunque si sia occupato di antropologia, conoscendo un poco la mentalità degli Antichi in tutte le Culture, intuisce che in origine questa rappresentazione doveva avere un valore cosmogonico, a significare la circolarità del Mondo, cioè dell’Universo, secondo le conoscenze di allora. Non per caso il mandala rappresenta per i buddhisti, il processo mediante il quale il cosmo si è formato a partire dal suo centro. Insomma, un mandala in origine, voleva essere, nientemeno, una mappa rituale e devozionale della Terra, sicuramente dai molteplici sub-significati ancora sconosciuti.
Gli astronomi moderni sono d’accordo su questa sorta di esplosione iniziale (Big Bang). Naturalmente, poi, le stratificazioni religiose hanno aggiunto al mandala simboli, allegorie e allusioni che oggi solo ultra-specialisti sono in grado di cogliere.
Anche se gli spiritualisti estremi sostengono che a nulla serve un disegno materiale, e che i veri mandala possono essere solamente mentali, le immagini fisiche servono purtuttavia per costruire il "vero mandala" interiore, che si forma nella mente.
In altre parole, il disegno stilizzato, colorato e simbolico che a noi Occidentali piace enormemente per la sua eleganza estetica, era visto in origine come una sorta di guida, di mappa, quasi - mi si perdoni l’accostamento, ma serve per far capire - un "gioco dell’oca" intellettuale e rituale che permetteva il viaggio iniziatico.
Il corrispettivo induista del mandala è lo yantra (lett. strumento). E’ simile al mandala, ma molto più schematico, limitandosi ad usare figure geometriche e lettere in sanscrito, mentre nel mandala sono rappresentati anche - in maniera talvolta particolareggiata - luoghi, figure ed oggetti.
E, a proposito,
lo stesso simbolo dell’Ayurveda riprodotto in questo blog sotto la testata, a sinistra, è in fondo un mandala.
In quanto all’Occidente "laico", anche noi siamo affascinati dalla simmetria radiale. Forse sarà per ricordi ancestrali (del Sole e della Luna?), fatto sta che gli uomini sono sempre stati attratti dalla figura rotonda, equiparata inconsciamente ad una forma perfetta anche quando viene negata dai grafici moderni, oppure inserita in un quadrato, a sua volta considerato, per altri motivi, un’altra forma perfetta.
E infatti, ancor oggi, i mandala sono molto popolari, addirittura fanno parte – dagli anni Sessanta in poi – del piccolo consumismo delle discipline "alternative". Nelle cartolerie di mezzo mondo si vendono addirittura quaderni per bambini con tante forme semplici di mandala da colorare.
E, a proposito, ci piace ricordare la mostra di Lama Dam Choi, un esule tibetano, non a caso devoto, intitolata "Thangka e Mandala", tenutasi qui al Bibliothè, purtroppo in pieno periodo estivo (dal 22 luglio al 5 agosto scorso), e quindi passata quasi inosservata.
Nato sulle montagne himalayane di Kavre nella Valle di Kathmandu, in Nepal, da genitori tibetani fuggiti dal Tibet a causa dell’invasione cinese, Choi è un monaco tibetano buddista, artista di thangka e mandala. Un suo meraviglioso
mandala colorato e fittamente istoriato lo riproduciamo qui con una immagine ingrandibile, per poterne ammirare la complessa filigrana.

IMMAGINE. Un “mandala” disegnato dal tibetano Choi. E’ più bello ingrandito: cliccarvi sopra.

sabato 24 ottobre 2009

Astrologia vedica. Ma che precisione scientifica nella "scienza della luce"

Un astrologo orientale ed uno occidentale. In basso: Ramanuja Das
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Impressiona perfino i più scettici che casualmente si trovino ad assistere ad una sua lezione, per il rigore scientifico e la minuziosità con cui descrive le caselle proiettate sullo schermo, con tutte le loro infinite, inestricabili combinazioni, e con i collegamenti segreti che, a quanto pare, sono il motore dell’astrologia vedica. Intricatissime mappe colorate su cui si gioca il destino d’una vita.
Lo studioso e astrologo vedico Ramanuja Das ora tiene i suoi corsi al Bibliothè (a proposito, per iscrivervi,
astrohindu@yahoo.com o ramanuja108@hotmail.com o tel. 320.9106157, 06.6781427) e le sue lezioni, con schermo, proiettore e computer, sono ormai diventate mitiche. Immaginate il disegno d’un complicatissimo meccanismo ad orologeria: apparirà chiaro, chiarissimo, al suo diabolico inventore, ma farà impazzire con le sue centinaia di ingranaggi, regole, eccezioni e tendenze, qualsiasi profano che si limiti a guardarlo senza studiarlo. Ecco, il professor Ramanuja è bravissimo a rendere sapienti i profani con i suoi Corsi a più livelli, da quello iniziale al più elevato. E, come per miracolo, tutto, anzi quasi tutto, diventa chiaro. Ma vediamo che cosa dice nel suo sito introducendo quest'arte antica, complessa e affascinante:
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"L’Astrologia Vedica, chiamata Jyotish in sanskrito, è un metodo di previsione molto preciso, un sistema per analizzare gli eventi che è stato sviluppato nella cultura vedica dell’antica India. Per migliaia di anni, con continuità, l’Astrologia Vedica si è distinta come un metodo originale per prevedere gli eventi e analizzare comportamenti, specialmente per capire la personalità di un individuo nel tempo.
Semplicemente l’Astrologia Vedica, come la sua controparte Occidentale, predice il passato, presente e futuro. Il più famoso sistema astrologico del passato vedico, il sistema Parashari, è stato scritto 50 secoli fa dal saggio vedico di nome Maharishi Parashara. Alcuni eruditi pensano che la tradizione orale risalga a migliaia di anni prima. I procedimenti di Parashara e quelli degli astrologi che lo hanno seguito sono stati tramandati da maestro a discepolo e da famiglia a famiglia secondo la tradizione indiana. Soltanto recentemente l’Astrologia Vedica è arrivata all’attenzione degli occidentali come un metodo predittivo e come un metodo per aumentare la comprensione del comportamento umano e come gli eventi si manifestano nel tempo.
Probabilmente avete sentito parlare di astrologia. Come sappiamo, la maggioranza delle persone conosce il proprio segno solare, fondamento del sistema occidentale di astrologia, ma pochi conoscono l'Astrologia Vedica. Il proposito di questo sito web è quello di far conoscere in profondità il Jyotish, la "scienza di luce", l’antica astrologia tradizionale indiana.

Innanzitutto, va detto che l'astrologia vedica o indiana è un linguaggio: un linguaggio di predizioni. L'astrologia vedica è un crittogramma, un messaggio codificato che rivela tutto di noi. Essendo un linguaggio, non causa niente, ma può descrivere tutto, sia cose materiali sia cose spirituali. È come una lingua comune, che può essere usata per descrivere i temi più spirituali e sublimi o i temi più mondani.
Secondo la visione indiana, l'astrologia descrive il risultato del nostro karma, cioè le azioni che, fatte in vite precedenti, hanno fruttificato in questa vita. Tuttavia, questo non implica che l'astrologia vedica insegni il fatalismo ed il determinismo. Nella nostra vita quotidiana c'è un'interazione tra il destino ed il libero arbitrio; dove il destino o karma è la reazione del nostro esercizio precedente del libero arbitrio. Il nostro destino, o karma, crea una certa situazione nella quale dobbiamo esercitare il nostro libero arbitrio.
Un oroscopo, in fondo, è una mappa del destino. I segreti che questo contiene possono essere rivelati solo ad uno studente serio di astrologia Vedica, il quale è in grado di osservare come sarà il flusso naturale della vita di una persona.
Nella cultura vedica tradizionale l'aspirante astrologo doveva studiare molte materie che gli permettevano di sviluppare le abilità che lo mettevano in grado di fare predizioni. Prima di tutto doveva dominare il sanscrito, la lingua classica indiana. Con la conoscenza del sanscrito, poteva studiare la matematica, dopo avere dominato la matematica, lo studente progrediva in astronomia. Dobbiamo ricordare che non c'erano calcolatrici in quei giorni; ciò nonostante essi erano capaci di calcolare le posizioni dei pianeti con molta rapidità. Insieme alle discipline scientifiche lo studente doveva studiare ed immergersi egualmente nel misticismo vedico. Questo significa un studio rigoroso della letteratura vedica, pratica di meditazione e yoga, fatte con gran devozione e sincerità. Letteralmente, yoga significa ricongiungimento dell'anima infinitesimale con l'Anima Suprema, e allo stesso tempo ricongiungimento della propria vita interiore con la vita del corpo, piano spirituale e materiale.
Lo studente si specializzava - e tutto ciò avviene in India tutt’ora - nel canto dei mantra, formule di suoni poderosi. Tutto ciò era accompagnato da uno stile di vita che lo aiutava nell'acquisizione di conoscenza spirituale :una dieta vegetariana pura, pace, auto controllo, purezza, tolleranza, semplicità, veracità, compassione, ahimsa - non violenza-, rispetto per i genitori e per gli anziani, rispetto per i guru e i santi, etc.
Queste due linee parallele di allenamento scientifico e mistico hanno prodotto grandi astrologi. Il rigore matematico dà molta capacità di ragionamento che aiuta enormemente ad analizzare un oroscopo. Oltre a ciò, è indispensabile una grande capacità di intuizione per comprendere l'oroscopo.
Entrambi i tipi di conoscenze, scientifico e spirituale, sviluppano il lato destro e sinistro dal cervello. Non è possibile diventare un gran astrologo se solo un lato è sviluppato.
Non stiamo suggerendo che gli studenti o i lettori diventino brahmana, sacerdoti vedici. Piuttosto, che uno diventi un grande astrologo in proporzione alla propria abilità intellettuale. Un astrologo è chiamato in sanscrito "Daivajna", quello che "conosce la volontà di Dio". La qualità dell'informazione dipenderà sola dalla purezza della coscienza dell'astrologo, il quale agisce come un filtro. Se il filtro è sporco, il messaggio uscirà distorto.
Se una persona è capace di purificare la vita e la fa divenire sacra, allora essa diventerà una via e un mezzo trasparente, e tutte le sue predizioni diventeranno vere senza nessun errore".

venerdì 23 ottobre 2009

Tra scienza e coscienza. L’unico Corso di Alimentazione Vegetariana davvero sana.

Chi è interessato a iscriversi può prenotarsi mettendosi in “lista d’attesa” per la prima sessione utile del Corso intensivo di aggiornamento in Alimentazione Naturale sana e Terapie con gli Alimenti (durata: 8 settimane) che si tiene a Roma, normalmente di Giovedi, dalle 18 alle 19,30. Una sessione di questo Corso è prevista a Roma di norma in ogni stagione, (p.es: a ottobre-novembre, gennaio-febbraio, marzo-aprile, giugno-luglio) e dura 12 ore divise in 8 settimane. La classe è composta di 20 iscritti. I club, le associazioni e i gruppi di amici sono avvantaggiati, perché di fatto possono scegliere il periodo do inizio del Corso. Infatti, quando si registrano 20 o più prenotazioni, si viene avvertiti per sms o email dell’avvio della prossima sessione del Corso.

Su richiesta di gruppi di 20-30 persone il Corso può essere replicato in ogni periodo dell’anno in qualunque altra città (in questo caso solo nel fine settimana, sabato e domenica: 12 ore divise in due giorni). Alle varie sessioni partecipano – con diritto di precedenza – coloro che si sono prenotati in “lista d’attesa” a data aperta, più gli iscritti sul momento.

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PRENOTARSI SUBITO e mettersi in “lista d’attesa”. Non appena si forma la “classe” di prenotati al Corso - in genere di 20 corsisti - i prenotati vengono avvertiti, e il Corso può iniziare.
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Ora il Relatore sta preparando con l’abituale minuziosità gli aggiornamenti sulle novità scientifiche per la nuova Sessione che sta per iniziare.
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Il Corso consiste in 8 lezioni di 1,30 ore ciascuna, per complessive 12 ore. Dura perciò 8 settimane.
Prenotazioni e conferme preliminari presso il curatore dr. Nico Valerio al 339.4375909 o alla email nico_valerio@tiscali.it.
Iscrizione e frequenza al Corso Intensivo: euro 130 (versamento della quota all'inizio della prima lezione).
Le Dispense (oltre 200 pag. in formato file word, pari a oltre 350 pag di libro) non sono indispensabili. Possono essere richieste sia durante, sia alla fine del Corso: euro 30.
Esercitazione. Alla fine del Corso si tiene d'abitudine una Cena-saggio realizzata dai Corsisti con la guida del relatore: pietanze e menù devono rispondere a determinati requisiti (p.es. avere una data finalità preventiva). La partecipazione è gratuita.
L'Attestato di frequenza al Corso è rilasciato su richiesta: euro 30.
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Se ne dicono tante sull’alimentazione, e la gente è ormai disorientata. Non solo per le mezze verità e le leggende metropolitane sentite dire sotto l’ombrellone o il casco del parrucchiere, ma anche per la singolare libertà che si prendono alcuni nutrizionisti italiani, che sui giornali o in televisione – magari con tanto di càmice bianco – sono reticenti, oppure dicono i propri pareri personali, anziché riportare umilmente e correttamente le scoperte scientifiche. Scienziati che paradossalmente non credono molto alla ricerca, e in tal modo sviano l’opinione pubblica.
E’ ora, perciò, di dire la verità, cioè di fare il punto su quello che davvero è accertato sul cibo sano, gli alimenti e la nutrizione, insomma quello che si chiama "lo stato dell’arte". Riportando anche alcune prove, vale a dire gli studi pubblicati sulle riviste scientifiche specializzate.
Si è scoperto così che le più antiche Tradizioni alimentare dell’Uomo sono in sostanza confermate dalla scienza, mentre i nuovi modelli alimentari che l’industria vorrebbe imporre, anche grazie a dietologi e nutrizionisti compiacenti, sono smentiti in pieno.
Ma chi pensasse, solo perché ama o crede di seguire la Tradizione alimentare, di sapere già tutto, e di non avere nulla da imparare, sbaglierebbe di grosso. E’ tutto cambiato nel mondo del cibo sano e naturale. Anche sulle proprietà dei singoli alimenti, sulle diete alternative e sul vegetarismo. In molti casi c’è stata un rivoluzione: ciò che si riteneva benefico si è rivelato talvolta dannoso, e ciò che era vietato perché tossico si è mostrato tossico anche contro gli agenti delle malattie, per esempio i cancerogeni. Quindi benefico e protettivo!
Serviva, insomma, un grande ma rapido aggiornamento scientifico, per fare chiarezza, distinguendo finalmente il vero, cioè tutto ciò che è provato, dal falso, viste le tante voci e leggende propalate ogni giorno in televisione o su opuscoli, libri e siti web da sedicenti “terapeuti”, fissati su qualche idea personale. Anche per appurare se e che cosa la Scienza moderna conferma la Tradizione. Ecco perché è nato questo originale Corso di aggiornamento per tutti, dal medico alla casalinga, dal naturopata al nutrizionista, dallo studente universitario all’erborista. .
Questo Seminario di aggiornamento è infatti unico in Italia. In verità era stato pensato per medici, terapeuti, naturopati, nutrizionisti e dietologi, ma poi si è visto che la semplicità di esposizione rendeva possibile la partecipazione anche della famosa casalinga, come della studentessa qualunque.
E’, perciò, un seminario completo e intensivo per tutti, grazie all’estrema semplicità e chiarezza di esposizione.
Ma è anche un corso di livello universitario, per impostazione critica, selettività delle fonti, e documentazione degli studi.
Dalla tossicologia alla clinica medica, dall'antropologia alla scienza della nutrizione, dall’epidemiologia alla biochimica, dalle tecniche di cucina pratica alle regole per la gastronomia, tutte le novità che smentiscono o provano qualcosa che ha a che fare col cibo sano e naturale, vengono riferite.
E’ dunque il massimo dell’aggiornamento scientifico nel minimo del tempo.
Un punto fermo per orizzontarsi negli studi che provano l’efficacia dell’alimentazione naturale, le proprietà degli alimenti realmente provate – ricerche scientifiche alla mano –, la prevenzione e cura con la dieta, le interpretazioni, gli errori di pubblico ed esperti, i luoghi comuni infondati, le mistificazioni commerciali, l’uso corretto in cucina.
Alla fine del seminario la donna evoluta, la studentessa, il professionista della salute (medico, omeopata, naturopata, erborista, istruttore yoga ecc.) e in particolare il vegetariano, saranno in grado – in molti casi più d’un nutrizionista – di avere un quadro definitivo degli aggiornamenti, e di orizzontarsi nel dedalo di studi scientifici, per poter utilizzare per sé o prescrivere agli altri gli alimenti in modo razionale, anche per ridurre l’impatto dei farmaci e i loro effetti collaterali come ha auspicato l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
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Il corso è tenuto dal dr. Nico Valerio, scrittore scientifico e studioso, autore del Manuale di Terapie con gli Alimenti (3200 studi riportati), di Alimentazione Naturale, Piatto verde, Tavola degli antichi ecc.

Bibliothè, v. Celsa 4-5, Roma (p. Gesù, p. Venezia e v. Botteghe Oscure, lgo Argentina). Prenotazioni e info (dr. Valerio): tel. 339.4375909 (anche sms) oppure nico_valerio@tiscali.it
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AGGIORNATO IL 10 FEBBRAIO 2015

giovedì 22 ottobre 2009

"Spiriti come noi" in visione sabato 24 alle 19. E poi cenetta indiana per tutti

La "creatura" finalmente è nata, è bella, non lo dico solo io... Sono contento ma stremato dalla fatica. Il film è piaciuto a quelli che lo hanno visto... è una specie di thriller spiritistico-psicologico che ruota intorno al tema dell'aldilà e la singolare figura del "munaciello", spirito tipico di Napoli ma diffuso in tutto il Sud. Spiritello di casa, vivace, carnale, generoso ma anche dispettoso e vendicativo, è un personaggio, per quanto io sappia, mai raccontato dal cinema".
Così confidava a giugno il regista emergente (ma ormai crediamo che sia "emerso" definitivamente) Gaetano Amalfitano, ischitano di Ischia, collaboratore di "Report", il prestigioso magazine di inchiesta di Milena Gabanelli (RAI 3).
Dopo le proiezioni estive a Ischia e al FantaFestival a Roma, eccolo di nuovo a noi in una serata speciale, che si concluderà con una cenetta squisita allestita dai cuochi indiani del Bibliothè, compresa nel niglietto.
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SPIRITI COME NOI
di Gaetano Amalfitano
110' - Italia - 2009
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IL MUNACIELLO ALLEATO DEGLI SPIRITI ECOLOGISTI.
Un film curioso, insolito, dinamico, ambientato tra i paesaggi dell'assolata Ischia, che vi sorprenderà.
In visione a Roma in una serata speciale al Bibliothè, via Celsa 5 (piazza del Gesù, via Botteghe Oscure). Segue cenetta indiana.
Prenotazione: 06-6781427 328-4639833
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SABATO 24 OTTOBRE, ore 19,00
BIBLIOTHE', via Celsa, 5 - Roma (tra Piazza del Gesù e Via Botteghe Oscure).
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PROGRAMMA DELLA SERATA:
Ore 19,00 - Proiezione del film "Spiriti come noi"
Al termine, cenetta indiana col regista e qualche membro del cast.
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La cenetta comprende:
- Pilaf di riso basmati
- Chutney
- Dolce anglo-indiano
- Tè ayurvedico
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Biglietto per film e cena: euro 12
Prenotazione gradita: 06-6781427 328-4639833
Email al Regista: gaetano.amalfitano@fastwebnet.it

Un club originale al centro di Roma: tè e Ayurveda, cibo vegetariano e India

Cibo per la mente e, se si vuole, anche cibo squisito per il corpo. Dopotutto, già nell'antica cultura dei Veda, in Oriente, i due elementi erano in stretto rapporto, come del resto nell'antica filosofia occidentale: psiche e soma. Oggi la scienza ha riscoperto e confermato questa interdipendenza.
Nel cuore del centro storico di Roma, tra piazza Venezia e largo Argentina, il Bibliothè è un originale centro di ritrovo e cultura che unisce l’antica cucina vegetariana indiana ad una variegata attività culturale, con numerosi corsi, cicli di conferenze ed eventi (danza indiana, sanscrito, alimentazione naturale vegetariana, medicina ayurvedica, arte marziale indiana, yoga, astrologia vedica, cucina pratica ayurvedica ecc). Ed è anche un fortunato luogo d’incontro: infatti vi abbiamo incontrato direttamente o indirettamente alcuni amici considerati perduti.
La sua Biblioteca è specializzata sull’India e l’indologia, con particolare riferimento alle tematiche Vedanta Vaishnava, ma i suoi scaffali offrono anche volumi sulla storia politica e socio-economica del subcontinente indiano, sulle biografie e sul pensiero dei maggiori esponenti della filosofia, psicologia e spiritualità indiane; sulle pratiche relative allo yoga, all’ayurveda e al vegetarismo. Altri argomenti variano dai viaggi in Oriente alla dialettica scienza-religione. Consultazione e prestiti sono gratuiti (orario: lunedi.venerdi, 11-19h).
All'ora di pranzo c'è un intervallo salutare a base di cibi vegetariani. Si possono gustare gli appetitosi piatti vegetariani tratti dalle originali ricette della tradizione ayurvedica.
Nel pomeriggio il locale riserva ai soci le delizie dell’aromatico tè indiano accompagnato dagli squisiti dolci anglo-indiani di Trina. Sono disponibili anche libri, spezie, prodotti dell'artigianato indiano e ayurvedici..
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ORARI
Break vegetariano: ore 13-15
Servizio Tea Room: ore 16.30-20
Cena: ore 19.30-23
E' gradita la prenotazione.
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Dove siamo? In pieno centro di Roma, in un vicolo silenziosissimo. Venite a trovarci: sarete accolti con l'offerta di squisito e tonificante zenzero candito: via Celsa 5 (tra piazza del Gesù e via Botteghe Oscure).Tel/Fax. 06.6781427 - E-mail: bhagavatlibrary@yahoo.it